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Forum > > Tecnologia > > Hardware > > L'alimentazione a idrogeno
L'alimentazione a idrogeno
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distrutti Site Admin
Registrato: Gen 23, 2005 Messaggi: 760 Località: dipende...
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Inviato: 26-11-2006 22:06:03 Oggetto: L'alimentazione a idrogeno |
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Non solo l'auto o il riscaldamento della casa, ora anche i lettori Dvd possono essere alimentati a idrogeno, grazie a sistemi portatili o alimentatori per computer a celle a combustile. A presentare il primo prototipo degli alimentatori del futuro a fuel cell per pc e dvd è il Cnr (Consiglio Nazionale delle Ricerche) che due gioni fa ha illustrato a Roma, durante il workshop «Energia e mobilità ad una svolta» svoltosi nell'ambito dell'edizione 2006 di H2Roma, una serie di progetti, comprese nuove tecnologie a idrogeno destinate ai veicoli speciali.
Il prototipo, che ha fini dimostrativi e didattici ed alimenta un lettore Dvd portatile, è stato presentato nell'ambito della manifestazione organizzata dal Consiglio nazionale delle ricerche, dall'Enea, dall'Università «La Sapienza» di Roma e dal Politecnico di Torino. Il progetto, inoltre, comprende il primo centro testing nazionale dell'Itae-Cnr per favorire il rapporto tra potenziali utenti e produttori delle nuove tecnologie dell'idrogeno.
«L'alimentazione a idrogeno è spesso citata come una prospettiva incoraggiante, seppur ancora incerta. Quasi sempre, però, -sottolinea il Cnr- si sente parlare dell'utilizzo di tale elemento nel settore dei trasporti, mentre il Consiglio nazionale delle ricerche sostiene da anni l'impegno volto anche a sviluppare la tecnologia destinata ai sistemi portatili, come alimentatori per computer e dvd, e alle applicazioni domestiche, come piccoli generatori per la produzione di elettricità e calore».
Ed è proprio in questa direzione che l'Itae ha messo a punto un primo progetto che ha visto la realizzazione del prototipo di unità di alimentazione, basata su celle a combustibile, per sistemi elettronici e che può erogare 12W a 9.5 V. Un progetto che ha un obiettivo specifico: dimostrare la fattibilità e l'efficienza dei sistemi basati su celle a combustibile alimentate con idrogeno per sistemi elettronici.
«Il cuore del dispositivo è una batteria di celle a combustibile ad elettrolita polimerico (Pefc), nella versione 'ad aria liberà, in grado di erogare 15W a 5-6 volt di tensione» spiega Cacciola. «Il sistema -continua il ricercatore- è stato realizzato interamente nei laboratori dell'Itae, utilizzando esclusivamente componenti sviluppate in loco e disegnate per un rapido trasferimento alla produzione ed è costituito da 10 celle Pefc da 25 cm2».
«Le celle -prosegue Cacciola- sono posizionate in serie e non necessitano del pompaggio di aria, nè di un suo condizionamento, come riscaldamento o umidificazione. L'idrogeno, inoltre, è a consumo e necessita solo di un controllo della pressione. L'idrogeno necessario per il funzionamento è accumulato in una semplice piccola bombola a bassa pressione, che può essere sostituito da altri sistemi di accumulo per aumentarne l'autonomia».
Per accelerare il processo di introduzione nel mercato delle nuove tecnologie dell'idrogeno, inoltre, sorgerà a Messina il primo centro testing nazionale. «Il progetto, avviato a gennaio 2006 -dice ancora il direttore dell'Itae-Cnr- prevede la realizzazione di una struttura, di circa 7000 m3 costituita da laboratori e aule, capace di organizzare e favorire il rapporto tra potenziali utenti e produttori delle nuove tecnologie dell'idrogeno prossime alla commercializzazione, mediante la fornitura di un servizio testing e la formazione del personale, in modo da agevolare l'avvio del mercato».
La struttura avrà stazioni di prova per celle a combustibile e sistemi di produzione di idrogeno per potenze comprese tra 5 e 50 kW; stazioni di prova per sistemi energetici utilizzanti celle a combustibile in configurazioni stazionarie e mobili. L'Itae provvederà all'avviamento del centro e all'addestramento del personale.
Il progetto ha ricevuto il sostegno finanziario dal Ministero Ambiente e Tutela del Territorio e dall'Assessorato all'Industria della Regione Siciliana ed avrà un costo complessivo di 9.800.000 auro, di cui 2.600.000 sono cofinanziati dal Cnr mediante l'acquisto del terreno ed il lavoro di progettazione e di organizzazione.
Fonte: http://www.lastampa.it/ |
A vederla così sembra proprio interessante! Vedremo come va a finire
_________________ Se leggi la mia firma vuol dire che sei distrutto anche tu
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