Spazio. Il Sistema solare da' il benvenuto a 3 nuovi pianeti

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Libri di testo da riscrivere, convinzioni cristallizzate da capovolgere, carte stellari da rivedere. E, soprattutto, un Sistema solare da ingrandire per far posto ai tre nuovi oggetti che da giovedì prossimo, grazie a una rivoluzione terminologica, potranno fregiarsi del titolo di "pianeta": Cerere, Caronte e Ub313.

La nuova definizione del termine "pianeta"
Dal 14 agosto è infatti in corso a Praga un'assemblea dell'Unione astronomica internazionale (Iau), al termine della quale i 2.500 astronomi riuniti dovranno esprimersi sulla proposta di nuova definizione presentata dal "Comitato per la definizione di pianeta" (Pdc), organismo che si occupa di battezzare lune e pianeti dal lontano 1919. Due i punti essenziali della proposta, basata sul concetto di gravità: in primo luogo, per essere definito "pianeta", un oggetto dovrà orbitare attorno a una stella, senza essere una stella esso stesso; e dovrà poi possedere una massa sufficiente perché la propria gravità gli conferisca una forma quasi sferica.

Dodici pianeti attorno al Sole
Se, come sembra scontato, la proposta sarà approvata, il corteo del Sole si ingrosserà, e saranno 12 e non più 9 i corpi celesti che gli ruoteranno attorno, veri e propri pianeti prigionieri delle forze gravitazionali. La nuova classificazione dell'Iau riconoscerà infatti 8 pianeti "classici" (Mercurio, Venere, Terra, Marte, Giove, Saturno, Urano e Nettuno), tre "plutonidi" (Plutone, Caronte e Ub313) e l'asteroide Cerere, scoperto nel 1801 tra Marte e Giove. E manderà in pensione la vecchia definizione - pianeta come oggetto che si muove nello spazio rispettando uno schema fisso - che si era da tempo scontrata con difficoltà di applicazione di fronte alle nuove scoperte.

Risolte dispute di vecchia data
Verranno così risolte molte dispute di lunga data, e si provvederà a mettere la terminologia usata al passo con i progressi scientifici e le più recenti - e migliori - tecniche di osservazione dell'universo oggi a disposizione. Oltre alla querelle su Cerere, considerato inizialmente un asteroide ma dotato di caratteristiche tali da farlo ritenere piuttosto un vero e proprio pianeta, si risolverà anche l'enigma di Caronte, spesso descritto come una luna di Plutone. Gli esperti oggi sono propensi a vedere nella coppia Plutone-Cerere un sistema di pianeti gemelli.

Il rebus Plutone
Plutone stesso era da anni al centro di un vero e proprio rebus, un dibattito che vedeva molti astronomi propensi a privarlo del titolo di pianeta. Secondo loro, Plutone non era infatti altro che il più grande rappresentate conosciuto di quella costellazione di "nani di ghiaccio" individuata nella remota regione del Sistema solare chiamata Cintura di Kuiper. Con la nuova definizione, Plutone si trasforma invece nel capostipite della categoria dei "plutonidi", oggetti distinti dai pianeti classici perché di forma irregolare, molto lontani dal Sole e collocati su orbite molto più inclinate.

Occasione per formulare nuove teorie sull'origine dei pianeti
E proprio i "plutonidi" rivestono ora per gli scienziati un particolare interesse, perché il loro studio potrebbe portare alla formulazione di nuove teorie sull'origine dei pianeti e sul loro sviluppo.

Per il Sistema solare altri arrivi in vista
Non si ha però nemmeno il tempo di salutare i tre nuovi arrivi nella famiglia del Sistema solare che la Iau annuncia futuri probabili nuovi acquisti. Nella watchlist dell'associazione - la lista degli avvistamenti e delle scoperte - sono infatti già in attesa una dozzina di nuovi candidati. E c'è da scomettere che altri si aggiungeranno, ogni volta che un ricercatore aguzzerà la vista e, con l'aiuto dei telescopi più potenti del mondo, si rimetterà a scrutare il cielo.

Fonte: http://www.rainews24.it/

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